Biglietti da visita

Biglietti da visita

Si sa, oggi nel mondo della comunicazione l’avvento del multimediale ha cambiato, se non addirittura rivoluzionato le regole del gioco. In tutto questo la carta stampata sta vivendo una grande crisi o meglio sta cercando di ritagliarsi un nuovo spazio dove prima era regina incontrastata.

Ciò nonostante, il biglietto da visita, rimane uno standard ancora molto utilizzato, un po’ per la sua immediatezza nell’utilizzo, ma anche per il suo uso poco impegnativo.  Spesso lo si dà per cogliere l’attimo tra una chiacchiera e un altra, nel bel mezzo di una festa, in quell’attimo in cui ci si saluta al volo o semplicemente per lasciare il segno o mandare un messaggio, per poter dire tra sé e sé “ci ho provato”; anche perchè rispetto alle altre forme di presentazione non è invasivo come può esserlo una richiesta di amicizia su facebook, non può essere confuso o male inteso come la richiesta di un numero di cellulare.

Altro fattore critico è considerare il biglietto da visita uno strumento da utilizzare solo in caso sia richiesto e di certo non per essere invitato ad una pizza o ad una cena.

Venendo al sodo, nella mia carriera da creativo uno degli strumenti pubblicitari più importanti, che mi sono trovato a realizzare, è stato proprio il biglietto da visita, resta, infatti, anche quello che realizzo più frequentemente.

La domanda da porsi però è un’altra: come realizzare un biglietto da visita?

Le dimensioni che utilizzo nella maggior parte dei casi è 85×55 mm. Questa dimensione è una misura standard che tutti nel nostro settore possono suggerirvi è uguale a quasi tutte le card standard utilizzate dalle banche, da palestre ed enti che richiedono il beige o volgarmente detto “strisciata”.

Sconsiglio vivamente i biglietti da visita doppi con pieghe sul lato corto o lungo, spesso e volentieri non verranno mai aperti e saranno un ingombro in tasca o nel portafoglio.

Altra cosa che consiglio vivamente è di evitare l’utilizzo di immagini sul fronte. Il biglietto da visita è un oggetto molto piccolo e spesso riempirlo di colori ed immagini rende la lettura poco comprensibile e molto confusionaria.

Consiglio sempre di posizionare la grafica ad un margine perimetrale di 5mm dal bordo per poter incorniciare i dati in modo da poter facilitare la lettura, se si riesce, è meglio realizzarlo con angoli arrotondati in modo da facilitarne l’ingresso e l’uscita dal portafoglio e aumentarne così la durata nel tempo.

Ultimo consiglio, ma non meno importante, è ricordare che il biglietto da visita è l’unico contatto diretto con il nostro cliente, è l’unica cosa che può farci ricordare, quindi, anche un impatto TATTILE oltre che visivo può fare la differenza tra un biglietto di successo e non. Avete capito bene, ho detto anche tattile, perché un biglietto da visita realizzato su carte pregiate che hanno tra le proprie caratteristiche permettono , al potenziale cliente un’esperienza dei sensi, oltre che visibile, che spesso si rivela  essere un’arma vincente e può aiutarci a non passare inosservati con i clienti o quanto meno a farci ricordare per l’esperienza vissuta.